Bardiani-CSF-Faizanè, Mirco Maestri cade e si frattura la scapola: “Stagione sfortunata, ora penso a recuperare”
Brutto infortunio per Mirco Maestri. Nel corso del camp di allenamento che il corridore sta affrontando insieme a tutta la Bardiani-CSF-Faizanè a Livigno, l’emiliano è caduto in un tratto di discesa, all’interno di una galleria. Maestri stava percorrendo un tratto della parte discendente del Gavia quando ha perso il controllo della sua bicicletta, andando a sbattere contro il muro alla sua destra e finendo poi a terra. Il corridore è stato trasportato in ospedale e sottoposto a tutti gli esami del caso, che hanno dato come verdetto quello di “fratture plurime alla scapola destra, in particolare del bordo superiore dell’osso, con un distacco della coracoide”.
L’arto di Maestri è ora immobilizzato con un tutore e l’atleta rientrerà in queste ore presso la propria abitazione per sottoporsi a consulto chirurgico per una ottimale ripresa. Le sue parole: “È un brutto colpo in una stagione già sfortunata e particolare per tutti. Ma sono un osso duro, non ho mai mollato e non lo farò certo ora. In questo momento penso a recuperare.”
Così la squadra: “Tutta la Bardiani-CSF-Faizanè tiene a far sentire la propria vicinanza a Mirco Maestri, uno degli uomini simbolo della squadra, nella speranza di vederlo tornare più forte di prima sulle strade delle gare italiane del prossimo autunno”.
Maestri, 28 anni, nel 2019 ha vinto una frazione al Tour of China I, chiudendo poi al quinto la classifica generale di quella corsa.
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Gianfranco Di Pretoro
11 Luglio 2020, 18:09 at 6:09 pm
Lo sport piu’ pericoloso al mondo,il ciclismo su strada,non finisce di mietere vittime.Un po’ come succede agli insetti attaccati al parabrezzo.Troppe chiacchiere senza fatti di persone che non sanno quasi nulla di ciclismo su strada.Siamo in balia di tutti e gran parte delle attuali piste ciclabili non servono per certi lavori agonistici.Cosa fare?Semplicemente raccomandarsi a qualche Santo e proporre idee concrete.
-Innanzitutto,far “Rispettare il ciclista”dagli altri utenti della strada con insistenti CAMPAGNE PUBBLICITARIE che evidenzino la sua fragilita’.
-Definire lo spazio di chi pedala su tutte le strade,anche strette 7 mt. con delle economiche corsie delimitate dalla banda rumorosa(le auto possono invaderle solo in assenza del ciclista),come avviene nei paesi del nord Europa,Olanda in primis.
-Intensificare le CICLOVIE SEPARATE dalla viabilita’ ordinaria.Sono utilissime per gli allenamenti lunghi,il riscaldamento ed il defaticamento.
-In citta’, non facciamo mancare i CICLODROMI,punto d’incontro per i giovani di ogni eta’,appassionati di ciclismo.
-Per gli allenamenti agonistici specifici, è necessario individuare alcuni percorsi idonei e se necessario farsi seguire dall’ammiraglia o dalla moto con bandierina.
Infine,l’appello l’appello va’ fatto anche ai ciclisti:rispettate il codice della strada,non distrarsi mai,non rischiare nelle zone abitate o nelle discese a traffico aperto,non sfiorate le auto ferme,gli sportelli sono sempre pronti ad aprirsi improvvisamente visto che a pagare siete sempre voi .
Gianfranco Di Pretoro
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